Nel corso della Assemblea eucaristica di domenica 15 dicembre ’24, Silvia, Franca e Valentino ci hanno offerto alcuni spunti di riflessione a partire dalla seconda lettera di San Paolo ai Romani, dal libro di papa Francesco “La speranza non delude mai“, dalla poesia “La speranza è un dolore che non si arrende” di Maria Letizia Del Zompo e dalle informazioni sull’imminente apertura del Giubileo dedicato alla speranza.
Comunitariamente riflettiamo sul senso profondo della speranza e sottolineiamo l’importanza di tenerla viva e feconda in un tempo così inquietante e cupo come quello in cui viviamo.
Osserviamo che speranza è un “sostantivo femminile” e che costruire speranza e solidarietà è forse l’unica strada verso una pace vera.
Ricordiamo che papa Francesco ha parlato in molte occasioni di speranza che definisce come “la più piccola delle virtù, ma la più forte” e Franca – che ha letto il libro di papa Bergoglio – condivide con noi alcune sue impressioni e ne legge alcuni passi, compresa l’introduzione in cui si legge tra l’altro:
Se ci guardiamo intorno, lo scenario è desolante: guerre, povertà, carestie, disastri ambientali, conflitti sociali. Il mondo è un luogo sempre più cupo, e tuttavia non possiamo permettere che questo ci renda passivi, chiusi in noi stessi, rassegnati. Non possiamo perdere la speranza; d’altronde, questa, se guardiamo bene, è presente in tutto ciò che ci circonda: nel volto di una donna che porta in grembo una nuova vita, in quello di un povero, di un migrante o di un rifugiato alla ricerca di un domani migliore, nel viso di un soldato e di un civile che pregano di tornare a casa o di un anziano e un bambino che camminano mano nella mano, liberi e al sicuro.