L’assemblea domenicale del 16 gennaio ’25 inizia la riflessione partendo dal richiamo evangelico a guardarsi dal denaro, dalla cupidigia e dalla avidità che sono tra i peggiori mali che colpiscono l’umanità: «Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell’abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni» (Lc,12) e
«E’ più facile che un canapo passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno di Dio» (Mc,10).
Colleghiamo questo richiamo evangelico alla preoccupazione per il fatto che Firenze sia ormai da tempo oggetto di interesse da parte di grandi speculazioni immobiliari e finanziarie che stanno acquisendo e trasformando aree importanti della città cambiandone il profilo, compromettendone la bellezza e snaturandola.
Trasformazioni che insieme al fenomeno dell’ over-turism e alla proliferazione di alloggi destinati ad affitti brevi stanno determinando l’incremento del costi degli immobili, degli affitti e della vita nonché la difficoltà per le persone comuni che vivono del loro lavoro di continuare ad abitare la città.
Con la prof. Francesca Mugnai, docente alla facoltà di architettura dell’Università di Firenze, scopriamo il significato della parola abitare (dal latino habere, avere, tenere): fin dalla notte dei tempi scegliere il luogo in cui fermarsi, costruire una casa, una città è un fatto così importante da essere considerato sacro e da essere collegato ad un segno, un rito fondativo.
Massimo Torelli del comitato “Salviamo Firenze”, con molti numeri, dati e informazioni puntuali, spiega che
“Firenze è una città piccola e delicata e che se non si pone freno a questi fenomeni di over-turismo …Firenze muore“.
Il comitato si è mobilitato da tempo perché sia ancora possibile vivere e lavorare a Firenze.
E’ possibile scaricare qui il Fascicolo dell’Assemblea: