Il governo ha approvato in via preliminare (e quindi al momento non in via definitiva) la proposta di legge sulla cosiddetta autonomia differenziata presentata dal Ministro Calderoli. In base a questa proposta ben 23 materie diventerebbero di esclusiva competenza regionale e al governo spetterebbe il compito di stabilire i LEP ossia i livelli essenziali di prestazione senza discussione parlamentare che potrebbero essere stabiliti sui livelli delle regioni che hanno le prestazioni più modeste.
Molti giuristi e costituzionalisti osservano che si legittimerebbero fortissime disuguaglianze regionali, nell’accesso all’istruzione, alla sanità e a molti altri diritti fondamentali il netto contrasto con il dettame costituzionale che chiede a tutte le istituzioni di impegnarsi per ridurre le disuguaglianze. Inoltre le disuguaglianze regionali così legittimate di fatto aprirebbero la strada anche ad una disgregazione dell’unità nazionale.
Nel corso della Assemblea Beniamino Deidda, ex-magistrato ed esperto di diritto costituzionale e penale, ha illustrato con un linguaggio preciso e chiaro gli aspetti giuridici e (anti)costituzionali della iniziativa di Calderoli, rispondendo alle domande dei presenti. Ed ha anche illustrato nei dettagli la risposta che possiamo dare e che viene dalla Proposta di iniziativa Popolare avviata dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, che si propone di modificare parti degli articoli 116 e 117 della Costituzione, in modo da impedire l’aumento delle disuguaglianze e tutelare i diritti di tutti i cittadini italiani.
Per poter essere presentata la Proposta di iniziativa popolare deve essere sostenuta da almeno 50.000 firme. Se saranno raccolte – ed è possibile farlo anche online con SPID accedendo al sito www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it – il Senato a differenza di quanto successo in passato è ora tenuto a discuterla.
Per queste e altre considerazioni alleghiamo qui sotto il fascicolo della Assemblea che riporta anche il brano del Vangelo di Luca 19 (parabola di Lazzaro) alla luce del quale riflettiamo su queste proposte di legge e su quali rispondono alla Costituzione e al messaggio evangelico e quali no.
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