Il 22 ottobre 2011 Enzo ci ha lasciati e il 12 aprile 2020, in piena pandemia, ci ha lasciati anche Sergio. Ci mancano ma abitano le nostre vite e la loro assenza non ci ha smarriti. Di loro abbiamo molti ricordi, molte parole che risuonano, molti scritti, ed è stato naturale continuare a ritrovarci comunitariamente. La comunità continua a ritrovarsi per l’assemblea domenicale, non più nella piazza dell’Isolotto, lasciata nel 2005 dopo quasi 40 anni, ma alle Baracche verdi di via degli Aceri. Facendo rete con altre realtà del territorio è presente su alcuni fronti di impegno sociale, inoltre gestisce la sede delle “baracche verdi” come “bene comune”.
Le assemblee domenicali sono gestite a turno da piccoli gruppi che scelgono e commentano letture della Bibbia, del Vangelo e di altri testi antichi o moderni; i gruppi presentano, a volte con l’aiuto di esperti o testimoni, un tema sociale o esperienziale sulla vita dell’oggi. Si apre così una riflessione e un confronto che ci mantiene partecipi, consapevoli, impegnati sui fronti nei quali riusciamo ad essere presenti. I gesti della memoria eucaristica sono compiuti in modo semplice, la preghiera che accompagna lo spezzar del pane, un pane spesso fatto in casa, è scritta da noi e letta coralmente, l’eucarestia è celebrata dalla comunità. Siamo lontani dalle rigidità dei riti e delle liturgie, pratichiamo l’essenzialità, cerchiamo di praticare la prossimità del Vangelo: «ho avuto fame e mi avete dato da mangiare…ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, in carcere e siete venuti a trovarmi».
Cerchiamo di fare rete con altre realtà e di contribuire ad affrontare i tanti problemi che la complessità del mondo globalizzato ci pone di fronte, dalla povertà al contrasto ai conflitti, dall’immigrazione alla tutela dell’ambiente, favorendo l’affermarsi di stili di vita consapevoli, per la cura delle persone e della casa comune.