Nella Assemblea del 26 febbraio la Comunità ha incontrato e ascoltato l’Imam di Firenze, Izzedin Elzir, in merito alla difficile situazione che sta vivendo la comunità musulmana cittadina dopo aver ricevuto lo sfratto dal locale adibito a moschea che si trova nel centro storico.
Non è solo un problema pratico di ricerca di uno spazio adatto alla preghiera ma è un tema che riguarda l’accoglienza e il rispetto dei diritti umani cui tutti siamo chiamati. La Comunità islamica cerca una soluzione da anni; si tratta di una ricerca che ha incontrato moltissime difficoltà, diffidenze e a volte ostilità di segno xenofobo.
Il fatto che una città come Firenze ancora oggi non abbia una vera Moschea, che come spiega Izzedin Elzir non è solo un luogo di preghiera ma anche centro culturale e sociale, chiama in causa le responsabilità di una parte dell’opinione pubblica diffidente o ostile verso i musulmani e ancor più le resposabilità delle istituzioni locali incapaci di trovare una soluzione adeguata e di dare a Firenze una vera moschea per i musulmani che vivono o visitano la città.
La Comunità al termine della Assemblea si chiede cosa fare e offre non solo una solidarietà ideale ma anche il sostegno concreto che prenderà le forme che la Comunità musulmana ci dirà, poiché pensiamo che sia importante promuovere occasioni di conoscenza, di sostegno, di scoperta dei valori comuni.